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Torna il fascicolo del fabbricato ma a carico della P.A.

Rispunta l’ipotesi del fascicolo del fabbricato ma stavolta a carico degli enti.
È l’idea avanzata dal Governo, a seguito della presentazione, il 18 febbraio scorso, della nuova Mappa dei rischi dei comuni italiani, realizzata da Istat e Casa Italia – Dipartimento della Presidenza del Consiglio, che fornisce un quadro informativo completo (grazie all’integrazione tra le diverse mappe di rischio) sui rischi naturali del nostro territorio.
Proprio durante la presentazione, il sottosegretario Vito Crimi ha annunciato che il prossimo step che l’esecutivo vuole realizzare è quello di “ricostruire la storia di ogni edificio – al fine di approntare – eventuali interventi di adeguamento sismico o energetico”.
Una sorta di carta d’identità dell’immobile, dunque, che sarebbe possibile mettere a punto grazie alle informazioni in possesso di enti diversi che porterebbero alla creazione di “un’unica banca dati – per avere – una visione chiara sulle criticità e gli interventi da promuovere”.
Il “nuovo fascicolo del fabbricato”, secondo quanto annunciato, non graverebbe, come nelle precedenti ipotesi formulate negli anni scorsi, i proprietari dall’obbligo di affidarsi a professionisti abilitati a proprie spese, ma sarebbe il risultato di un lavoro congiunto degli enti a vario titolo coinvolti (comuni, genio, catasto, ecc.).