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AGIAI: basta con i luoghi comuni, aperto il dialogo con i condòmini

C’era una volta…
C’era una volta un amministratore che viveva in un nero castello. Il suo nome faceva tremare anche i più coraggiosi e nessuno, dico nessuno, osava contraddirlo. Ma il bisogno che avevano di lui era più forte dell’odio che lo circondava…
C’era una volta un condòmino, titubante e impaurito, chiuso a chiave nel suo appartamento e costretto con l’inganno a firmare documenti complicati e ingannevoli…
Le riconoscete?… Abbiamo ascoltato queste favole per anni, tramandate di generazione in generazione.  La presenza diabolica dell’amministratore, alla perenne caccia di una povera vittima tra i condòmini, è entrata di forza nella nostra immaginazione, per restarci…
Fino ad oggi. Ovvero, fino a che l’Associazione dei Geometri Amministratori Immobiliari (AGIAI) non ha provato a percorrere una strada nuova. Basta, quindi, con le vecchie favole, i logori luoghi comuni che giocano con la nostra intelligenza, occorre un cambio di marcia con regole ben precise, come sottolinea Tommaso Mongiovì, Presidente AGIAI: “Trasparenza, formazione degli amministratori  e istruzione dei condòmini: ecco le tre regole sacre che i nostri tempi ci hanno imposto e che la nostra professione deve imparare ad accettare. Stiamo parlando di un settore, quello immobiliare, che interessa, a vari livelli, l’80% degli italiani: un tesoro prezioso, spesso frutto di sacrifici e volontà di risparmio che ancora tengono salda la barra della nostra economia. E’ normale che amministrare tutto ciò sia diventato, negli anni, un compito sempre più complesso, riservato a specialisti destinati a scalzare le figure improvvisate che, in passato, hanno creato danni e incomprensioni tra i protagonisti della vicenda”.

Proviamo, dunque, a esaminare le tre regole di cui sopra, i tre concetti che possono cambiarci la vita e rendercela più semplice.
Della trasparenza non c’è molto da dire, se non che senza di lei tutto perde di significato. Solo grazie alla trasparenza si genera la fiducia e quest’ultima è l’ingrediente principale in ogni rapporto di lavoro che si rispetti.
Passiamo al secondo capitolo del nostro decalogo, ovvero l’aggiornamento dei professionisti. La categoria degli amministratori di condominio è destinata a essere sempre più preparata e professionale, questo è ormai evidente: le normative legali, fiscali e amministrative in continua evoluzione non lasciano spazio a improvvisazioni. La formazione continua, decisa dall’ultima riforma, è solo l’ultimo tassello di un progetto istituzionale ormai avviato e non più rimandabile.
Chiudiamo con l’ultima voce del nostro elenco, forse la più innovativa. Quasi rivoluzionaria, per certi versi: corsi di istruzione per i condòmini. Cosa significa? E’ appurato che l’80% di questa ‘categoria’ non conosce il regolamento di condominio, tanto meno le normative che regolano la materia immobiliare e  questo pone gli amministratori in difficoltà e i ‘clienti’ in uno stato di diffidenza. Al contrario, la conoscenza da parte dei condòmini delle normative di base metterebbe tutti nella condizione di parlare la stessa lingua, così da decidere insieme il meglio per lo stabile stesso. Ed ecco, a questo punto, entrare in scena l’AGIAI e la Confedilizia in una stretta collaborazione, per proporre corsi  informativi e strumenti multimediali rivolti ai condòmini stessi, in modo da aiutarli a orizzontarsi in un settore in continua evoluzione. Sempre in quest’ottica sono nati i nuovissimi corsi presso l’UNITRE di Torino (Università delle Tre Età), in cui si insegna a una platea di condòmini come entrare in modo pratico nel mondo delle problematiche immobiliari. Lezioni lontane dalla sterile teoria, ma piuttosto veri e propri laboratori condotti da professionisti con alle spalle lunga esperienza ‘sul campo’.
E’ chiaro, inoltre, che se AGIAI propone corsi rivolti ai condòmini, a maggior ragione avrà cura dei professionisti associati, che possono usufruire di tutti gli strumenti per gestire al meglio l’attività. Stiamo parlando di una polizza salva cassa, del centro studi, dei corsi di formazione e aggiornamento. E ancora: l’iscrizione all’elenco degli amministratori di Confedilizia, il conseguente servizio di Newsletter, il rendiconto tipo, convenzioni con i fornitori, abbonamento alla piattaforma informativa del Sole 24 Ore e altre iniziative che non riusciremo certo a spiegare in questo articolo, ma una cosa va detta: tutto ciò merita almeno una visita al sito o una semplice telefonata informativa. Per non perdere il contatto con una società che corre e una materia ancora oggi al centro della nostra vita.